Dopo che ha ottenuto il premio al festival “Eurasian Teleforum” di Mosca, il film “Arrivederci” è stato proiettato in seno al Parlamento europeo e ha raccolto applausi in diverse capitali europee, il film firmato dal regista moldavo Valeriu Jereghi, è ora in concorso per un premio all’Erasmus EuroMedia organizzato dalla Società Europea per l'Educazione e la Comunicazione.
Questo è il primo film nella storia della Moldova che concorre ad un alto premio della Comunità Europea. Su domanda del giornale moldavo Info-Prim-Neo, Valeriu Jereghi ha detto che questa candidatura dimostra ch gli europei non sono indifferenti verso il dolore altrui. La cosa importante è che il film" Arrividerci ha sensibilizzato L'Europa verso i problemi e i dolori dei cittadini moldavi e soprattutto che, oltre al premio in denaro la pellicola premiata potrà beneficiare dell’attenzione internazionale. Valeriu Jereghi considera che la cinematografia Moldava ha grandi possibilità di espressione ma che purtroppo fino ad oggi non è stato possibile valorizzarla, altrimenti le problematiche della Moldova sarebbero state conosciute sin dalle sue origini, e si sarebbe potuto evitare una così lunga sofferenza al popolo moldavo. European Society for Education organizza il premio Erasmus EuroMedia dal 1995, per sostenere e promuovere le migliori produzioni cinematografiche e dei media che trattano argomenti relativi ai problemi sociali, culturali dell’educazione e della politica. Film "Arrivederci", è prodotto della società "Prim-plan studio”, e racconta il dramma vissuto da due bambini di 5 e 7 anni lasciati soli a casa dalla madre che è partita a lavorare in Italia. Illustra come questi bambini affrontano la realtà della vita quotidiana, del loro amore verso la madre e del grande cuore della gente dei paesi moldavi. Anche se pieno di momenti drammatici il film finisce con la speranza in un futuro migliore per la Moldova. I dolori vissuti da questa generazione di infanzia sofferente sono la migliore garanzia per poter un giorno veder la Mpdova definitivamente integrata nel cuore dell’Europa.
La cerimonia di premiazione al Festival di Vienna avverrà il prossimo 16 ottobre.
La cerimonia di premiazione al Festival di Vienna avverrà il prossimo 16 ottobre.
„Arrivederci” vrea să ia premiile Erasmus EuroMedia.
Filmul Arrividerci, nominalizat la premii europene
25 august 2009 După ce a obţinut Marele Premiu al Teleforumului Euroasiatic de la Moscova, a fost proiectat în Parlamentul European şi a cules aplauze în mai multe capitale în cadrul turneului său european, filmul artistic „Arrivederci”, semnat de regizorul moldovean Valeriu Jereghi, a fost nominalizat pentru Premiile Erasmus EuroMedia acordate de către Societatea Europeană pentru Educaţie şi Comunicare. Este primul film în istoria cinematografiei moldoveneşti nominalizat pentru această înaltă distincţie europeană.
25 august 2009 După ce a obţinut Marele Premiu al Teleforumului Euroasiatic de la Moscova, a fost proiectat în Parlamentul European şi a cules aplauze în mai multe capitale în cadrul turneului său european, filmul artistic „Arrivederci”, semnat de regizorul moldovean Valeriu Jereghi, a fost nominalizat pentru Premiile Erasmus EuroMedia acordate de către Societatea Europeană pentru Educaţie şi Comunicare. Este primul film în istoria cinematografiei moldoveneşti nominalizat pentru această înaltă distincţie europeană.
Solicitat de Info-Prim Neo, Valeriu Jereghi a declarat că această nominalizare demonstrează că europenii nu sunt indiferenţi faţă de durera altora. „Important este că filmul „Arrividerci” a sensibilizat Europa faţă de problemele, durerile cetăţenilor R. Moldova. Important că, pe lângă premiul bănesc oferit câştigătorilor, peliculele premiate beneficiază de atenţie internaţională, Premiul Erasmus EuroMedia fiind motiv şi criteriu pentru sprijin financiar acordat ulterior echipelor de creaţie”. Valeriu Jereghi consideră că cinematiografia moldovenească avea toate posibilităţile să facă zeci, sute de filme de acest fel, pentru a sensibiliza Europa asupra problemelor societăţii moldoveneşti şi „poate, nu ajungeam în halul acesta, dacă cinematografia avea o structură viabilă cu responsabilitate faţă de popor şi ţară”, a mai spus regizorul şi producătorul filmului „Arrividerci”. Jereghi a adăugat că proiectarea filmului în Parlamentul European şi nominalizarea pentru Premiile Erasmus EuroMedia sunt pentru el mult mai importante decât participarea la oricare festival internaţional. Societatea Europeană pentru Educaţie şi Comunicare acordă Premiile Erasmus EuroMedia din anul 1995, pentru a remarca şi a promova excelenţa în producţii şi programe media în domenii precum societate, cultură, educaţie şi politică. Filmul artistic „Arrivederci”, este un produs al companiei de film „Prim-Plan Studio” care povesteşte despre drama prin care trec doi copii, de 5 şi 7 ani, rămaşi singuri acasă, după ce mama lor a plecat la muncă în Italia. Este un film despre cum fac faţă realităţii aceşti copii, despre dragostea pentru mama sa, dar şi despre inima mare a oamenilor din satele din Moldova. Deşi e plin de momente dramatice, filmul sfârşeşte cu speranţa în viitorul bun al acestei ţări – oameni ca Ionel vor transforma Moldova într-o ţară cu un loc binemeritat în inima Europei. Filmul, distins cu Marele Premiu al Teleforumului Euroasiatic de la Moscova, a fost proiectat în Parlamentul European şi a cules aplauze în mai multe capitale în cadrul turneului său european. Ceremonia de decernare a Premiilor Erasmus EuroMedia va avea loc în capitala austriacă, Viena, la 16 octombrie.
Fragmente din filmele lui Valeriu Jereghi pot fi accesate pe pagina regizorului pe Youtube:
Moldova: tre generazioni di bambini “invisibili”.
Sarebbero migliaia i bambini senza identità in Moldova, minori “invisibili” che non sono stati registrati alla nascita e non hanno nessun documento che attesti la loro esistenza. L’allarme è stato lanciato dal giornale locale “Jurnal de Chisinau”.
Sono bambini e adolescenti che non frequentano la scuola, non usufruiscono dei servizi di protezione ed assistenza medica, né di quelli sociali. Senza i documenti d’identità, rischiano di rimanere per tutta la loro vita bambini “fantasma”. Si tratta di un fenomeno difficile da monitorare in quanto non esistono statistiche ufficiali delle istituzioni governative.
L’Avvocato parlamentare del minore, Tamara Plămădeală, sostiene che sono numerose le famiglie in cui non hanno alcun atto d’identità tre generazioni intere (nonni, genitori e figli). “E’ un circolo vizioso - ammette Plămădeală - un genitore che non ha identità non può registrare il figlio.”Secondo Plămădeală il problema maggiore è la mancanza di informazioni sui diritti e sugli obblighi civili degli strati più disagiati della popolazione moldava. Il fenomeno risulta ancora più grave nelle comunità di etnia rom. In alcuni villaggi del distretto di Nisporeni, ad esempio, circa il 20% dei bambini non è registrato all’anagrafe, né frequenta la scuola.
“Gli ostacoli per la registrazione dei minori possono essere banali, frutto di lacune burocratiche” ha dichiarato il referente dell’associazione Promolex Alex Zubco. Zubco ha portato come esempio il caso di una madre del villaggio moldavo di Vanita, Tighina, i cui bimbi sono nati in Turchia ed avevano documenti di identità turchi. Al rientro in Moldova, la madre ha impiegato più di un anno a rendere conformi alla legislazione moldava gli atti di identità dei figli. In questo periodo di tempo, i bambini non hanno potuto frequentare l’asilo, non hanno beneficiato del sistema di protezione statale e uno di loro rischia di perdere l’iscrizione all’anno scolastico.
Sono bambini e adolescenti che non frequentano la scuola, non usufruiscono dei servizi di protezione ed assistenza medica, né di quelli sociali. Senza i documenti d’identità, rischiano di rimanere per tutta la loro vita bambini “fantasma”. Si tratta di un fenomeno difficile da monitorare in quanto non esistono statistiche ufficiali delle istituzioni governative.
L’Avvocato parlamentare del minore, Tamara Plămădeală, sostiene che sono numerose le famiglie in cui non hanno alcun atto d’identità tre generazioni intere (nonni, genitori e figli). “E’ un circolo vizioso - ammette Plămădeală - un genitore che non ha identità non può registrare il figlio.”Secondo Plămădeală il problema maggiore è la mancanza di informazioni sui diritti e sugli obblighi civili degli strati più disagiati della popolazione moldava. Il fenomeno risulta ancora più grave nelle comunità di etnia rom. In alcuni villaggi del distretto di Nisporeni, ad esempio, circa il 20% dei bambini non è registrato all’anagrafe, né frequenta la scuola.
“Gli ostacoli per la registrazione dei minori possono essere banali, frutto di lacune burocratiche” ha dichiarato il referente dell’associazione Promolex Alex Zubco. Zubco ha portato come esempio il caso di una madre del villaggio moldavo di Vanita, Tighina, i cui bimbi sono nati in Turchia ed avevano documenti di identità turchi. Al rientro in Moldova, la madre ha impiegato più di un anno a rendere conformi alla legislazione moldava gli atti di identità dei figli. In questo periodo di tempo, i bambini non hanno potuto frequentare l’asilo, non hanno beneficiato del sistema di protezione statale e uno di loro rischia di perdere l’iscrizione all’anno scolastico.
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